Le persone oltre i personaggi. Dialogo a due per scavare in profondità sogni e tappe fondamentali della vita personale e professionale di ogni ospite, dagli studi di viaCondotti21 e de LaCapitale in onda su LaC Network: LaC Tv – DDT 11, 411 TiVù Sat e 820 Sky – e on demand su LaC Play.
Martedì 21 novembre 2023 è partita la quarta stagione del format. Trovate i link diretti alle nuove puntate mescolate, in rigoroso ordine alfabetico, alle 87 puntate delle prime tre stagioni: vis-à-vis, il format condotto da Paola Bottero, è un modo intimo ed intimista per far conoscere non solo gli ospiti e la loro vita, ma anche, attraverso le scelte di ciascuno, un orizzonte valoriale cui tendere.
Genova e Livorno, l’amore per il mare, gli studi di giurisprudenza, la scelta della Marina: un vis-à-vis che sa di salsedine e tramonti struggenti, tra i cavalieri del Porto di Gioia Tauro, di cui è Presidente, e San Ferdinando, dove vive.
Il dolore ha molte facce, ma serve a misurarsi, a crescere, a trovare una via. Raccontare, scrivere storie e farle scrivere, anche dai bambini, produrle, creando arte: un vis-à-vis emozionale con la bellezza di chi sa dove guardare.
Dagli esordi in Calabria al nuovo tour. Il cantautore Jack Alviano racconta la sua carriera musicale e il suo amore per Rino Gaetano.
Se è liquirizia, è Amarelli: il vis-à-vis con Margherita che ha lasciato lo studio di avvocato per guidare con il fratello l’azienda di famiglia.
Amava suonare la batteria, ma ha sempre voluto fare politica. Alfredo Antoniozzi si racconta a vis-à-vis: innamorato della vita, non solo parlamentare, e delle sue scelte.
Da Vibo a Cosenza a Pisa, per tornare a Porto Salvo e diventare imprenditrice enologica: un vis-à-vis corposo e pieno di energia come i vini della sua cantina, che da qualche anno sono al centro del suo modo di intendere lo sviluppo del territorio.
Ha iniziato a disegnare da bambino, da allora non si è più fermato, regalando la sua impronta unica. Il vis-à-vis a colori del maestro del Caffè Greco, dove ha trovato casa arrivando da Reggio Calabria ed incantando il mondo dell’arte.
Il caso Moro, l’attentato al papa, Alfredino a Vermicino: il vis-à-vis con Piero Badaloni e la storia del giornalismo.
Può una non vedente insegnare a vedere? Sì, se a raccontarsi nel vis-à-vis è la campionessa paralimpica Anna Barbaro.
La passione per danza, sport, giornalismo: dallo stage con Emilio Fede a quello con Enzo Biagi, l’ingresso in Rai, la stretta collaborazione con Vincenzo Mollica in un vis-à-vis olimpionico.
Alicudi è molto più di un’isola: è un ritmo, un modo di vivere, protagonista del vis-à-vis con la scrittrice Stefania Barzini.
Lusso, bellezza, cinema, arte: il vis-à-vis con il presidente della dell’Associazione via Condotti, lo stilista Gianni Battistoni.
Ha trasformato la tenuta di famiglia in un’eccellenza imprenditoriale apprezzata in tutto il mondo. Da Altomonte a vis-à-vis, Rita Bilotti racconta il suo amore per la terra e i suoi prodotti.
Sempre dalla parte dei fragili: così la psichiatra e politica protagonista di molte battaglie, si racconta a vis-à-vis, tra pedagogia e vittorie legislative come la legge sulle cure palliative.
L’attenzione ai più deboli, la scelta di combattere per i diritti delle persone: questo e tanto altro nel vis-à-vis con il Segretario generale della Uil, nato e cresciuto nella Locride.
Inizia come giornalista a Palermo raccontando le guerre di mafia, poi si sposta a Milano, dove lavora nelle migliori testate nazionali, tra cui Repubblica, Il Mondo, Paese Sera, Panorama, fino alla direzione editoriale del gruppo Il Sole24Ore. Un vis-à-vis intenso e completo, che passa per la sua attività di docente e arriva alla direzione della Fondazione Pirelli e alla Presidenza di Museimpresa.
Da Venezia a Tinto Brass e Klaus Kinski, per una carriera piena e importante: il vis-à-vis con l’attrice Debora Caprioglio.
Il calcio e la medicina: dalla specializzazione in traumatologia e medicina nucleare alla Presidenza Commissione Antidoping Figc nel vis-à-vis con Pino Capua.
La passione nata all’improvviso imbracciando la chitarra, l’incontro con Mogol, la scelta di cantare storie di amore nel vis-à-vis con il cantautore.
Sogna fin da bambino di fare il giornalista, e brucia ogni tappa: dalla radio in provincia alla Rai, di cui oggi è vicedirettore della comunicazione, passando per Forza Italia e Palazzo Chigi. Un vis-à-vis che parte da Arpino ed arriva a Roma, percorrendo gli ultimi decenni italiani.
Una visione che parte da lontano per proiettarsi nel futuro: il vis-à-vis con l’Harmonic Innovation Center di Francesco Cicione.
Documentare e rappresentare la realtà per conoscerla meglio nel vis-à-vis con il regista e produttore Paolo Colangeli.
Vive a Roma, ma torna nella sua amata Sicilia appena può. Comico, regista, attore di cinema e di teatro, Antonello Costa da Zelig e Colorado Cafe arriva a vis-à-vis.
La passione per la musica, il conservatorio, poi il concorso fatto quasi per caso e l’inizio dell’esperienza da maestra. Il vis-à-vis con una pianista, una mamma, una dirigente scolastica che oggi è tra i massimi esperti nazionali di scuola.
L’amore per la storia e l’archeologia, lo studio per scendere e cercare sempre più in profondità, i mosaici alle radici della cultura magnogreca: un vis-à-vis scavando nei ricordi come un archeologo dell’anima, dalla Calabria a Roma, A/R.
La ricerca, l’amore per la natura, l’ascesa politica e la condanna, la lotta contro il cancro – suo e di tutti – nell’intenso vis-à-vis con un uomo che non sa e non vuole arrendersi.
La melanconia della laguna veneta e il bisogno di superare sempre i propri confini: l’artista, il compositore, il fisico, il comunicatore, il ricercatore in un vis-à-vis di arte, parole e resilienza.
Il cinema è la sua prima passione, e diventa la sua vita: critico e regista “dell’assenza” racconta attraverso i suoi docufilm le storie necessarie per smontare i pregiudizi. Un vis-à-vis ponderoso come “Peso morto”, storia di un errore giudiziario lungo 21 anni.
Come si diventa AD di Hermès Italia e DG della filiale greca? Scoprendo e vivendo la libertà. Un vis-à-vis internazionale, da Losanna a Parigi, passando per Bruxelles, Milano e Roma, per scoprire che il vero lusso è saper gestire il tempo.
L’intervista a Nelson Mandela subito dopo la liberazione, i racconti di guerra, il Tg1, Uno Mattina: il vis-à-vis con un grande giornalista.
Scrivere per attitudine, per talento, per propensione, per bisogno. Scrivere per (re)inventarsi vite costruendo la propria. Un vis-à-vis con lo scrittore, il giornalista, il conduttore radiofonico, ma soprattutto con una gran bella persona.
L’amore per l’arte, la carriera in molte Soprintendenze, il dolore assoluto per la perdita della figlia Lisa: il vis-à-vis con Margherita Eichberg.
Direttamente dalla Dakar, il giornalista di Sky Sport, nato a Verona ma originario di Belvedere Marittimo, racconta se stesso attraverso le Olimpiadi, la Formula 1, la Moto GP. Un vis-à-vis divertente, autoironico e al tempo stesso intimo e profondo come le sofferenze superate negli anni.
La politica come impegno civile, fin da bambina, l’amore per la scienza e le stelle, la carriera da avvocato. Un vis-à-vis empatico che parte da Cosenza e Grimaldi ed arriva a Roma, raccontando come conciliare passione e talenti.
Non è solo musica, non sono solo canzoni, non è solo denuncia: un vis-à-vis con un artista a tutto tondo, che da ormai 40 anni racconta se stesso e la nostra Italia attraverso le ricerche e le scoperte verso una vera consapevolezza.
Da Reggio Calabria a Roma, per scoprire Londra, gli States, Buenos Aires e le tante altre mete internazionali alla ricerca dei frutti della Magna Grecia. Il vis-à-vis dei primi anni di un percorso politico, sociale e di impegno.
Sognava di fare la giornalista, è sostituto procuratore a Catanzaro, al fianco di Gratteri. Il vis-à-vis intenso e aperto della ragazza che voleva sconfiggere la mafia, come ha titolato il libro con cui sta girando le scuole, perché “la cultura mafiosa si combatte con la cultura della legalità”.
Cos’è il merito? Perché ogni azione per la legalità non può prescindere dalle competenze? Un vis-à-vis intenso con una donna che vive la politica al servizio della collettività.
L’amore per i viaggi, la scelta di fare del turismo il proprio lavoro, fino a diventare docente di tourism management, presidente Enit, ora vice presidente Ocse Turismo: un vis-à-vis enogastronomico che ha i sapori e i colori del nostro Belpaese.
Dare forma alle idee, trasformare la materia e plasmarla per raccontare emozioni e nuovi orizzonti: un vis-à-vis dove la scultura è nel Dna, passata alla figlia da un padre, Vittorio Gentile, che vive nelle opere sparse per il mondo.
Le difficili scelte di vita fino al calvario giudiziario nel vis-à-vis con Carolina Girasole, ex sindaca antimafia di Isola di Capo Rizzuto.
L’amore per la moda e per l’arte, radicato fin da bambino, lo ha portato a Firenze, New York, Milano, Roma. Il suo vis-à-vis parte dalle sfilate ed arriva al jet set e all’incrocio con il cinema, fino alla Calabria Film Commission.
L’amore per un territorio che deve essere liberato dalla sopraffazione della ‘ndrangheta, la scelta di diventare magistrato, la carriera in continua ascesa: un vis-à-vis intimo e ricco di aneddoti che segnano un percorso definito fin dall’adolescenza.
Creatività, arte, gioia e dolore creano un mix unico: quello di un artista a 360 gradi, già ballerino e coreografo, ora fashion stylist. Un vis-à-vis che racconta la profondità della vita e dei sentimenti partendo dalla frivolezza del mondo della moda.
L’amore per il violino, le prime prove con la voce, il cantautorato: l’armonia di vis-à-vis che spazia da Toto Cutugno a Castrocaro, passando per “Tale e quale show”, ed approda all’impegno sociale ed etico attraverso la musica.
Sta dalla parte dei diritti, racconta storie di legalità, crede nella formazione dei giovani, organizza eventi letterari: quando il giornalismo non basta.
La Calabria è uno stato d’animo, motivo di fierezza e di vergogna: il vis-à-vis con l’attrice ed autrice Annalisa Insardà.
La poesia della parola scritta e rappata. La ricerca di verità e di emozioni nei brani e nei libri. La scelta di mettere se stesso a disposizione dei più deboli, nei carceri minorili. Un vis-à-vis che è uno specchio su cui riflettere.
Il turismo è una vocazione o una scommessa? Il vis-à-vis con il Presidente nazionale di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.
Aiutare gli altri e fare rete è una predisposizione: i frutti della legalità maturati con Goel nel vis-à-vis con Vincenzo Linarello.
Ha fatto l’insegnante di latino, il vicepreside, il cambista valutario in banca, ma ha sempre sognato la politica. Dal nuoto alla musica celtica, passando per “my way”, il vis-à-vis con Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia.
Trieste, incrocio di culture: il vis-à-vis con l’economista Francesco Magris, partendo da Claudio, padre e grande scrittore.
L’importanza delle radici e della cultura, dal progetto in musica Mattanza al ricordo di Mimmo Martino nel vis-à-vis con il figlio Simone.
Dai moti del 70 a Reggio Calabria alla politica nazionale: sottosegretario, viceministro, ministro dell’Interno, fino alle dimissioni da deputato. Il vis-à-vis con Marco Minniti, ora presidente della Fondazione Med-Or.
L’inizio da solo, il duo con Giacomo Battaglia, la ripartenza in solitaria: risate amare nel vis-à-vis con Gigi Miseferi, attore e comico.
Da freelance in blog locali a inviato delle Iene, pluripremiato per il suo lavoro: il vis-à-vis con il giornalista Antonino Monteleone.
Grande determinazione e un pizzico di ribellione, uniti al desiderio di dare voce a chi non ne ha, in un Vis-à-Vis rosa con l’urbanista di fama internazionale nonché portavoce della lotta per i diritti delle donne.
Dire Fare Cambiare è il nome della sua no profit per la cultura bene comune e sostenibile ed il motto di un’autrice, docente e regista che crede si possa cambiare il mondo “attraversandolo”. Un vis-à-vis intenso per superare le paure.
Giornalista, scrittore, vincitore del Campiello, direttore di Rai Cinema: l’omaggio a Franco Scaglia nel vis-à-vis con l’attrice Mascia Musy.
Dagli esordi giornalistici in riva allo Stretto a Toronto: il vis-à-vis con lo storico delle mafie, docente e saggista Antonio Nicaso.
Diventare clown per operare dove esiste disagio socio-sanitario, scoprire che ridere fa bene e che essere volontari è l’unica risposta: un intenso vis-à-vis che si spoglia del naso rosso e declina il senso di fare arte e teatro.
Cosenza, il senso del lavoro e infine la politica, passando per l’editoria: il vis-á-vis di Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria.
Fagnano Castello è alle radici della Calabria Straordinaria che ha inventato come brand da assessore regionale al turismo. Il vis-à-vis con il neo senatore che avrebbe potuto fare l’ingegnere.
Urbanista oltre l’architettura, perché disegnare una città significa creare spazi a misura dei suoi abitanti, in un vis-à-vis che dopo dieci anni di docenze all’Università di Reggio Calabria riapproda a Roma per percorrere le mura e la sua storia.
Una malattia che guarisce e offre una nuova direzione: prendersi cura di sé e degli altri è un’attitudine di vita che può diventare una professione. Il vis-à-vis salvifico di una naturopata che si divide tra il lago di Bracciano e Roccella Jonica.
Nascere e crescere circondata dall’arte e prendere quella strada: il vis-à-vis con un’attrice a tutto tondo, capace di mettere anima e cuore in ogni nuovo personaggio che diventa parte della sua essenza e della sua sfera emotiva.
Dalla costa jonica reggina ad una vita spesa per gli altri. Il vis-à-vis arcobaleno con il multicolor dirigente scolastico, fondatore del Circolo Mario Mieli, difensore dei diritti omosessuali.
Essere curiosi, cercare la complessità, non dare mai nulla per scontato: un vis-à-vis che parte dagli insegnamenti di Paolo, grandissimo giornalista e figura pubblica di rilievo, per lui prima di tutto padre, ed arriva all’esperienza di analista politico internazionale.
Dal piano alla composizione, ai concerti con i più grandi musicisti brasiliani, come Chet Baker e Gilberto Gil, fino all’arrivo a Roma e all’esordio come cantante in un vis-à-vis carioca.
Ama ritrarre con la matita i volti, proprio come dipinge i profili dei suoi personaggi. La scrittrice vincitrice del Campiello 2018 con “Le Assaggiatrici”, tradotto in 33 lingue, si racconta nel vis-à-vis che da Reggio Calabria arriva a S. Lorenzo, Siena, Roma e alla Sarajevo del romanzo “Mi limitavo ad amare te”.
Da Reggio Calabria ai set nazionali e internazionali, passando per Genova: il vis-à-vis con l’attore Alessio Praticò.
Valori, disciplina, studio e voglia di aiutare gli altri: il vis-à-vis con Giusi Princi, vicepresidente della Regione Calabria.
Dagli esordi al Premio Oscar per la scenografia di “Camera con vista”: il vis-à-vis con Gianni Quaranta tra cinema, opera lirica e mondanità.
Innamorarsi della storia come strumento per combattere la post-verità: dall’impegno sociale all’impotenza di fronte alle grandi stragi di mafia, un vis-à-vis necessario come il bisogno di raccontare per capire da che parte stare.
Un primo approccio autobiografico, per esplorare la dipendenza da droghe del padre. Lo studio, la storicizzazione, la narrazione: un vis-à-vis necessario, che parte da un periodo in cui tutto era concesso alla solitudine odierna.
Sanità, salute, politica sanitaria nel vis-à-vis con Franco Romeo, Professore emerito di Cardiologia all’Unicamillus di Roma.
Ha rivoluzionato il mondo della cardiologia, dagli Usa all’Unicamillus di Roma, ma sempre legato alla sua Calabria. In memoria di Franco Romeo, grande uomo e grandissimo medico, la cui scomparsa lascia un vuoto incolmabile.
Discoring, Festival di Sanremo, Mattina 2, attrice, scrittrice: il senso di raccontare storie nel vis-à-vis con Isabel Russinova.
Da Polistena a Cinecittà per fare l’attore, poi la folgorazione per il mondo “dietro” lo schermo: il vis-à-vis che parte dalla gavetta, come assistente di regia, ed arriva alla scrittura ed alla regia di lungometraggi di narrazione e introspezione.
Ostinazione, rabbia, voglia di raccontare, grande creatività e arte nel vis-à-vis con un maestro non solo di arte orafa, ma anche del modo di unire sogni e realtà, mito e bellezza.
Il primo telescopio nei cieli cosentini, il completamento degli studi in Germania e Usa. Il vis-à-vis con l’astrofisica Sandra Savaglio, dalla copertina di Time alla Cittadella e all’Unical.
Il mondo “crap” dell’aristocrazia meneghina e la vita che diventa un libro nel vis-à-vis con Mariacristina Savoldi Bellavitis.
Non solo Ucraina: i tanti conflitti sparsi per il mondo raccontati nel vis-à-vis con la corrispondente di guerra Barbara Schiavulli.
Antonino Scopelliti, il grande magistrato assassinato il 9 agosto 1991, protagonista con la figlia Rosanna di un intensissimo vis-à-vis.
La lotta contro i pregiudizi è la base di ogni suo pensiero e il fulcro delle scelte lavorative che l’hanno portata alla politica attiva: il vis-à-vis con una grande donna, prima ancora che con il Sottosegretario del governo Meloni.
Dalla carta stampata all’innovazione di repubblica.it, di cui è stato direttore: il vis-à-vis con il giornalista Giuseppe Smorto.
Giornalista, avvocato, giurista. Infine Presidente di Confedilizia. Il vis-à-vis parte dai ricordi di persone importanti e arriva alle battaglie di oggi.
Dal seminario alla pop-theology, parte da Isola di Capo Rizzuto il vis-à-vis con Monsignor Staglianò, nominato Presidente della Pontificia Accademia di Teologia da Papa Francesco.
Fare comunicazione di impresa è molto più che esercitare una professione: è un modo di essere e di sentire, una propensione, una narrazione continua. Un vis-à-vis che esplora il mondo vasto della comunicazione e tutte le sue angolature.
Il think tank “Trinità dei Monti” è composto da oltre 400 analisti e pensatori: il vis-à-vis con il suo presidente parte dall’idea di diventare docente di matematica ed arriva ad un gruppo di pensiero indipendente.
La predisposizione a volare crea orizzonti infiniti, mescolando recitazione teatrale a ingegneria aeronautica. Un vis-à-vis futurista che parte dalla terra e dagli ulivi per arrivare ad un prototipo che è una scommessa: Olivair.