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“La gioia nell’osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura” spiegava Albert Einstein. Forse per questa ragione i bambini, la cui prima occupazione è osservare, capire, imparare, sanno esprimere la GIOIA più degli adulti. È la poetica del fanciullino di Pascoli, del pianto di Cebes nella Fedora di Platone: si arriva alla verità non attraverso il ragionamento ma in modo intuitivo ed irrazionale, guardando tutte le cose con stupore, con aurorale meraviglia, come fosse la prima volta. È quello stupore a salvarci, a permetterci di vivere con gioia il senso di libertà cantata da Giorgio Gaber: “libero come un uomo appena nato”.

Ed è gioia tutto ciò che facciamo: è gioia lo studio di ogni prodotto, di ogni azienda, delle tante potenzialità del territorio su cui operiamo a 360 gradi. È gioia la CalabriaVisione che ci permette di raccontare le cose positive della nostra regione, di farne conoscere le potenzialità fuori dai confini regionali e nazionali. È gioia il percorso che abbiamo tracciato e che ci sta permettendo di conoscere le belle realtà che raccontiamo.

È gioia quella che cerchiamo di costruire ogni giorno perché, come diceva Gandhi, “Quanto più acquisto esperienza, tanto più mi accorgo che l’uomo è la causa del proprio dolore o della propria gioia”. Di dolore ne abbiamo fin troppo, intorno: vogliamo essere portatori di gioia.