La nostra narrazione per questo nuovo anno nasce da ciò che siamo: un GRUPPO in cui ogni singola unità dà un senso a ciò che facciamo e al nostro orizzonte. Il nostro GRUPPO è pieno di colori e di differenze che ci uniscono, proprio come i volti coinquilini del murales, che si accavallano per costruire il NOI. Blu, lo street artist che lo ha realizzato, ha creato volti che si fondono con l'architettura dello stabile, proprio come noi siamo parte di via Condotti e di ogni territorio in cui operiamo.
Siamo nati nel 2000 e da allora rendiamo gli spazi disponibili a chi vuole comunicare. L’Italia, il nostro spazio migliore: così abbiamo sintetizzato il senso e la direzione di Pubbliemme, la concessionaria che è il nostro punto di partenza e la nostra solidità. Da Milano, sede centrale, a Vibo, passando per tutto il territorio nazionale e crescendo sempre più. Di spazi, sì (oggi gestiamo oltre 800mila mq di spazi outdoor , giusto per dare qualche numero), ma anche di persone. Il nostro gruppo, partito da pochissime unità, continua ad arricchirsi ed a crescere.
“Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo”. Ce lo ha insegnato, insieme a molte altre verità assolute, Henry Ford. E noi abbiamo fame di successo: nostro e delle splendide realtà cui ci affianchiamo per costruire percorsi sempre più ambiziosi e vincenti. Perché insieme si vince. Il gruppo vince. Per citare un altro grande imprenditore, Reid Hoffman - cofondatore di Linkedin, ricordate? -, “Non importa quanto sia brillante la tua mente o strategia, se stai giocando una partita da solo e sei contro una squadra, perderai sempre”.
Amiamo giocare in squadra. Amiamo il potere del popolo, di ciascuno di noi.
Ecco perché il brano di gennaio è People have the power, questo urlo pazzesco di Patti Smith, che ha sempre raccontato la bellezza e la forza di stare insieme per una causa condivisa: la pace. Il marito Fred «non è vissuto abbastanza per vederlo accadere, ma io sì» ha raccontato la rocker rivoluzionaria dalla voce rabbiosa, quasi scorticata. Persone che sfilavano una accanto all’altra cantando queste parole incredibili. Di rabbia. E di forza.